Covid, la scoperta: accelera l'invecchiamento. Lo studio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, la scoperta: accelera l’invecchiamento. Chi viene colpito di più

Coronavirus

La scoperta sul Covid-19 e gli effetti sulle persone. Il virus accelera l’invecchiamento. Ecco chi viene colpito maggiormente.

Se in queste settimane si è tornati a parlare di Covid e dell’aumento dei casi, adesso il Coronavirus torna in qualche modo protagonista per via di una ricerca pubblicata sul Journal of Molecular Sciences e coordinata dall’Università di Padova, con il suo gruppo interdisciplinare Medicina del lavoro dell’azienda ospedale, che riguarda gli effetti sulle persone ed in particolare sul fatto che il virus ne acceleri l’invecchiamento biologico.

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Il Covid accelera l’invecchiamento: lo studio

Il Covid-19 riesce ad accelerare l’invecchiamento biologico, lasciando traccia di sé a lungo termine, e lo fa attraverso le infiammazioni e lo stress ossidativo sia nelle persone che hanno sintomi, sia negli asintomatici. Questa la sintesi dello studio portato avanti dall’Università di Padova, con il suo gruppo interdisciplinare Medicina del lavoro dell’azienda ospedale, e pubblicato sul Journal of Molecular Sciences.

Da quanto si apprende, i ricercatori hanno considerato il marcatore biologico oggi più attendibile per valutare l’età, ossia la metilazione del Dna (DnamAge) che indica i gruppi chimici che agendo in determinati punti del Dna possono bloccare o attivare l’espressione di un gene. In questo senso la coordinatrice della ricerca Sofia Pavanello, del dipartimento di Scienze cardio-toraco-vascolari e sanità pubblica dell’Università di Padova, ha spiegato: “A un anno dal contagio si è riscontrato un invecchiamento biologico accelerato nelle cellule dell’espettorato rispetto ai leucociti del sangue e alle cellule nasali. Questa evidenza suggerisce un tessuto polmonare particolarmente vulnerabile anche in soggetti contagiati da Covid-19 con poca o nulla sintomatologia”.

La differenza tra uomini e donne

La ricerca ha evidenziato anche chi viene colpito maggiormente da questo effetto del virus. I dati hanno indicato che “questo invecchiamento biologico si associa maggiormente al genere maschile” e anche che “a parità di contagio e sintomi, chi presenta glicemia alta e alti livelli di Ldl (colesterolo cattivo) ha un maggior rischio di invecchiare più velocemente”. Tale studio è stato portato avanti su 76 operatori sanitari dell’azienda ospedaliera che sono stati contagiati nella prima ondata pandemica e poco o per nulla sintomatici:

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ultimo aggiornamento: 31 Luglio 2024 13:01

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